Ieri andavo al mare e per strada una rotonda era uno splendido paesaggio davanti a me. Dopo essermi rallegrato mi sono domandato chi potesse aver fatto un progetto cosi' cool nella Bassa Padana. Poi, piu' in la', era il ciglio stradale a diventare quello splendido paesaggio che, senza pausa, continuava per chilometri... Trovare l'artefice della rotonda e dell'intero paesaggio intorno a me e' stato facile: la dimenticanza.
Un progetto si arricchisce delle proprie dimenticanze. Cosi' una rotonda diventa uno splendido giardino grazie all'aver tralasciato, in fase di progetto, di garantire una densita' alta di plantumazione che, riducendo lo spazio vuoto tra le piante, avrebbe reso difficile la via alla competizione vegetale che in aperta campagna e con la pioggia di questa primavera non attendeva altro.
Le opportuniste aeree diventano le star: le graminacee arrivano al seguito delle specie scelte, le quali, come gregari, ci fanno immaginare "le piante giuste", ci fanno disegnare un progetto, acquistare, piantare, innaffiare... perche' quelle altre, gia' ovunque nell'aria, facciano lo scatto finale quando, bellissime, daranno il senso inatteso al nostro fare.
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