Nessun viaggio per mare, nessun ammutinamento (il Bounty andava alla ricerca di piante, ma poi, arduo a credersi, fu preferito da alcuni il sole delle isole), una matita e dieci nomi latini di piante ogni settimana da imparare a memoria. Si' questo e' il mio piccolo Herbarium di 47 piante ovvero una pianta disegnata, su dieci studiate ogni settimana, in due anni al College. Grazie a Carolus Linnaeus.
Quel simpaticone di Linneo dava alle nuove piante (e a quelle gia' conosciute, facendo impazzire i botanici non piu' ventenni i quali, di affaticata memoria, non vedevano certo di buon occhio essere messi di nuovo sui banchi di scuola) i nomi dei propri amici o nemici. E se quelli amici diventavano piante sempreverdi dal fiore profumatissimo, imaginate i nemici (e ne aveva molti).
A me Linneo e' molto simpatico, uno spirito bambino fino agli ultimi giorni, conscio di se' fin dall'inizio del palesarsi di un talento unico per l'organizzazione delle cose e dei loro nomi (sarebbe detto oggi una forma di autismo) e antipatico agli spocchiosi studiosi inglesi (immaginiamoli seduti al banchino di scuola!). Cosa c'e' di meglio.
Ha sbagliato solo nel non essere generoso. Piante e disegni dai colleghi, mercanti e ricercatori di tutto il mondo non venivano ricambiati. Cosi' sarebbe stato abbandonato anche dai pupilli, senza capire il perche'. I bambini non cresciuti non capiscono il perche' e gli adulti non riescono ad avere la distanza storica che porta alla comprensione che un albero di pere non puo' dare mele. E visto che i frutti che da' sono gia' dolcissimi, allora lasciatelo correre per i campi con i suoi studenti, organizzati in giocosi battaglioni, vestiti da primavera con retini, lenti, bastoni, vanghe e via! a dare nomi a piante, uccelli e pietre. Osservare per vedere. Tutti si divertivano ed imparavano dal piu' grande botanico esistente in un tempo in cui se una donna dava un infuso d'erbe senza essere un farmacista veniva arsa viva davanti ad una folla di ignoranza e paura.
Linneo ha messo ordine, semplificando i metodi contemporanei di classificazione del vivente, sottraendo la vita e i suoi nomi all'arbitrio, quell'arbitrio tra le cui fibre la superstizione puo' fare sempre capolino.
Fatto sta che i nomi latini sono ardui da ricordare, oltremodo sapendo che non c'e' alcun fondamento ad un nome quale: Siegesbeckia, visto che e' dal suo cattivo odore e dal suo nascere in zone disabitate che deriva il suo essere stato cortesemente associata all'odiato Siegesbeck, acerrimo nemico, detrattore della definizione del Sistema Sessuale alla base del lavoro di Linneo.
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