Felice di aver piantato le anemoni e le altre piante nel giardino mi accorgo di una cosa: l'acqua?... Gia', nel mio disegno i fiori crescono per grazia di Dio, cosa d'altra parte vera (lo si chiami come si voglia), ma certo un aiuto per mano dell'uomo ne e' la via, come al solito.
Devo quindi pensare ad un impianto di irrigazione. Mi vengono i brividi che scorrono come i tubicini di plastica nera necessari alla sopravvivenza del giardino. Non ricordavo questa presenza dell'acqua da garantire costante. Il giardino era il "giardino di casa", apparteneva agli anni passati di liceo, viaggi, reportage, distanze, neve, impronte di gatto, calicanthus e raccourcis emotivi che, sedimentatisi insieme ai gusci di lumache ed un fico-mattoni-radici-altri mattoni ed ancora tempo e tempo, era diventato quello scrigno in cui, ogni volta che entravo, soltanto l'ilare sconfitta della malinconia giovanile poteva risolvere altrimenti rispetto al silenzioso sedersi sulla panchetta sgangherata a guardare dentro!
"Scusami giardino, ma che vuoi, non potro' essere sempre li' ad innaffiarti, non potro' eppoi voi piante, voglio dire, dovreste imparare ad adattarvi come si legge sui libri, non e' che solo in suolo inglese potete show off... gia', facile essere star da manuale quando piove e c'e' il sole almeno quattro volte al giorno!"
Ma si sa, giardinare (come direbbero in Inghilterra) impone la sua legge: "Se vuoi un giardino senza fatica, pavimentalo"... chiaro, mi pare. Quindi da ieri i tubicini da 6mm corrono un po' dappertutto: inganno di naturalita' addio e non c'e' sotterramento che tenga, so che sono li' sotto.
A quel punto del pomeriggio pero', il patto con il tempo, necessario al giardiniere assente, al giardiniere pigro e a chi comunque al cemento preferisce le piante, e' diventato quel patto di assenza-presenza che ha spinto l'uomo ad affidarsi una volta di piu' al proprio ingegno, inventando un marchingegno magico, che a fine lavoro ha cancellato il mio lieve senso di disagio quando l'ho azionato. Incredibile il timer, la pompetta che si apre e si chiude! La pigrizia da lettura di istruzioni (un amico invece ama leggerle... ) unita alla sorpresa della scoperta, mi ha fatto giocare per una mezzora con l'unico pulsante presente, premendo con regolarita' il quale, la costanza e affidabilita' delle risposte mi hanno svelato le sue funzioni.
... L'acqua era ovunque e lo shady garden era diventato un bog garden: cra... cra... cra... tra le anemoni.
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