Ho impiegato quattro pagine ed un disegno e' venuto fuori con sempre un po' di stupore nel pensare a quanto si rimanga legati ad un'idea e poi, dimenticandosela, venga fuori una forma che non ha ombra, se non quella che le disegno su un lato cosi' sembra uscire dal foglio. Lo stupore e' nel trovare strano che la forma non sia venuta in mente da subito.
C'e' pero' una continuita' nel passare da un disegno ad un altro, una costante che sempre accompagna quella scoperta, e' la rarefazione della geometria, come se l'occhio si affidasse progressivamente, lasciando gli ormeggi, alla sensazione che prova trovandosi davanti all'albero che vorrebbe li' in quel punto... un ciliegio dai fiori rosa, in primavera, che forma con altri due un luogo da andare a vedere, in primavera, dal quale una siepe comincia con i suoi colori verdi e marron, in autunno, di foglie di quercia e di olmi, senza una linea netta e tuttavia disegnata in curva, a raccogliere uno spazio, farlo cominciare ed aprirlo ai tre filari che oggi mi ricordavano ancora di piu' i parchi di Londra.
Il disegno porta con se' una dimensione umana che sembrava superata, che mette radici e non vorrebbe ed al tempo stesso si sente far parte del tempo... sensazioni del passato che non lasciano e che nel disegno, nel disegnare, vengono a galla, insieme si' alla gioia della forma trovata, ma cosi' umanamente radicate da dire: "Uffa, non mi lasciate, eh?!" ed e' Cocteau a scrivere che le muse non abbandonano chi, una volta almeno, le ha frequentate.
Pensavo pero' che si potesse stare alla larga da cio' che radica e ci fa espandere nel mondo, ma non e' cosi', il nostro cuore e' fatto della stessa materia e nelle stesse percentuali relative di cui sono fatte le stelle, mi ha detto un amico astrofisico, un giorno in piscina e Picasso si stupiva di come ogni volta, facendo il bagno, non si sciogliesse nell'acqua come uno zuccherino. Mi arrendo.
"L'artiste est celui qui fixe et rend accessible au plus 'humains' des hommes [e delle donne, per dindirindina] le spectacle dont ils font partie sans le voire."
RispondiEliminaSpero che Federico e Lori siano riusciti a sotterrare quei semini di mela che li ho visti mettere in tasca dopo pranzo. Pare che la cosa abbia fascino anche qui, anche adesso.