I merli sono gia' li', cantano, prima che il sole si levi, soltanto prima e solo per un poco. Chissa' che cosa si dicono? (piano solo Brad Mehldau)
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa si dicono e perche' cosi' presto. Perche' quella e' l'ora che piu' si avvicina a cio' che la notte ha permesso, quel suo prepararci a dialogare piu' sottili. E' l'ora dei sogni-non sogni. Ed il canto dei merli li sta traducendo, solo che noi possiamo soltanto accedervi con gli occhi quando dormiamo e non con l'udito quando siamo svegli. Cosi' i cinguettii sono semplicemente belli e non ci comunicano altro che una sottile gioia senza alcun contenuto.
"Uccello nero" lo chiamano gli inglesi, pagani come la notte.
Soltanto per un poco, la durata dei sogni, breve e sufficiente come la loro pace che senza contenuto, senza traduzione si fa gia' tepore per il giorno.
Questo dicono? Questa ineffabile gioia che non ha bisogno di contenuto e restituisce la curiosita' al suo inizio?
Blackbird singing in the dead of night Take these sunken eyes and learn to see dicevano i Beatles.
Nessun commento:
Posta un commento