Staccare. Combinare. L'astrazione e' una grande cosa. Si leggono le cose davanti. Si raggruppano per somiglianza. Si staccano quelle che la memoria riconosce piu' adatte e, nel modo che l'immaginazione ritiene piu' funzionale, si combinano altrimenti. Il tutto su un foglio di carta.
E' un parco che il mio amico Jacopo e io stiamo progettando. Due elementi del nostro paesaggio rurale, margini boschivi e siepi selvatiche, diventano corridoi ecologici. Ovunque vorrei creare siepi selvatiche e margini boschivi -perche' Poussin e' venuto prima di me e io dopo e gliene sono grato- e poi perche', in quel deserto che la campagna coltivata rappresenta per un leprotto, anche per poche decine di metri, nascosto tra siepi basta un metro in meno e la volpe non ti mangia.
Stacco e combino: l'esperienza del Bosco Claudio Abbado, il margine boschivo che nel 2015 era nato nel quartiere Barco a Ferrara, diventa qui un ponte. Anzi due. Si tendono tra due ampi spazi progettati a bosco attraverso una radura che cosi' si fa sicura per tutti gli animaletti che attraversano la campagna intorno.
Primo step con l'amministrazione/passato. Sensibilizzare, raccontare, persuadere o Dell'evidenza di cio' che e' bene.
Nessun commento:
Posta un commento